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La Katha è un albero spinoso di piccole o medie dimensioni alto fino a 15 m con una corteccia marrone scuro o grigio. I fiori sono lunghi e appuntiti con sfumature che variano dal bianco al giallo pallido, numerosi stami. Il frutto è contenuto all’interno di un baccello a forma di cinghia che si assottiglia su entrambe le estremità. Cresce naturalmente in tutta la divisione dell’Haryana, nelle aree del subcontinente indiano che godono di precipitazioni medie ed anche in tutta la pianura indo-gangetica fino alle gamme himalayane più basse.
Il nome della pianta deriva dal greco Akakia (candore ed innocenza) probabilmente in riferimento ai suoi fiori. In Medio Oriente è segno di buon auspicio e, poiché resiste al disseccamento, è simbolo di immortalità.
Le prime ricerche di Sir Humphry Davy all’inizio del XIX secolo dimostrarono in primo luogo l’uso del Catechu per l’abbronzatura con gli estratti di quercia più costosi e tradizionali. Veniva impiegato per la tintura del cotone e della seta nera a cui dava tonalità brune molto resistenti alla luce e al bucato. Inoltre viene usato ancora oggi anche per tingere tessuti come tela, carta e pelle di un colore marrone scuro. Nello specifico l’estratto utilizzato sotto forma di polvere è il decotto del legno, concentrato in pasta e successivamente essiccato e polverizzato.
In cosmesi trova il suo utilizzo nella tintura dei capelli, generalmente per aggiungere toni scuri all’henné e conferire tonalità cromatiche tendenti al marrone.
Ma non solo…i tannini presenti in notevole quantità svolgono un’efficace azione antinfiammatoria e decongestionante su pelle e cute irritate. Ciò è particolarmente importante nei quadri eritemato-desquamativi anche allo scopo di ridurre una delle cause che inducono l’aumento del turn over cellulare. Le mucillagini, ricche di aminoacidi e polisaccaridi, svolgono la peculiare funzione di trattenere acqua per evitare la “secchezza” rendendo la Katha un ingrediente particolarmente idratante ed emolliente. I flavonoidi sono una particolare classe di polifenoli idrosolubili che conferiscono alcuni dei colori più vibranti presenti in natura, tra cui il giallo, il rosso o l’arancio dei fiori ma anche il verde smerlando delle foglie o il viola delle radici. La funzione primaria che svolgono nelle piante è però quella di proteggerle dai raggi ultravioletti e proprio per questo motivo la Katha è stata riconosciuta per le sue proprietà antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi responsabili di danni alle strutture cellulari e invecchiamento precoce. Inoltre vanta proprietà antibatteriche, tonificanti, astringenti, antinfiammatorie e vaso-protettive, rinforzando i capillari e migliorando la circolazione.