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L’Ibisco è una delle specie che cresce spontanea nei climi tropicali. Si suppone sia nativa dell’Asia, più precisamente la sua origine si colloca tra l’India e la Malesia dove viene coltivata, sin dai tempi antichi, principalmente per l’utilizzo del fiore allo scopo di produrre una bevanda che prende il nome di Karkadè.
Si tratta di una pianta annuale o perenne caratterizzata dal fusto arbustivo con ramificazioni legnose e resistenti che può raggiungere fino ai 2,5 m di altezza. Le foglie, di color verde intenso e ispide, si presentano con lamina divisa in 3 o 5 lobi e sono lunghe dagli 8 ai 15 cm. I fiori, dal diametro di 8 – 10 cm, sono di un colore che va da bianco a giallo pallido, con una macchia rosso scuro alla base di ciascun petalo. Si compongono da un calice carnoso e robusto: 1 – 2 cm di larghezza alla base, salendo si allarga a 3 – 3,5 cm; raggiunta la maturazione in circa 6 mesi assume una colorazione rosso brillante. L’Hibiscus è una pianta di facile coltivazione, in quanto si adatta a qualsiasi tipologia di terreno e può superare lunghi periodi di siccità. Tuttavia per crescere necessita di ambienti caldi (temperatura ottimale di 25° C) e con diretta esposizione alla luce solare.
La composizione chimica ha rilevato la presenza importante di antociani, minerali (in particolar modo è ricco di ferro), acidi organici, carotenoidi ed inoltre contiene tutti gli aminoacidi, anche quelli essenziali.
In cosmetica si fa un largo uso di polvere di Ibisco, ricavata dai petali, poichè ricca di vitamina C e contiene numerosi acidi organici, tannini, mucillagini e fitosteroli che rendono la pianta rinfrescante, antinfiammatoria e lenitiva. Per i capelli, la polvere di Ibisco risulta condizionante, crea volume, valorizza le sfumature rosse avvantaggiando il tono freddo, ne promuove la crescita e aiuta nel trattamento dei disturbi del cuoio capelluto.
Inoltre unita alla Lawsonia, aiuta nel rilascio di tonalità più fredde, mentre utilizzata singolarmente dona riflessi rosa freddo, soprattutto se preparata a parte con l’allume di potassio. Al contrario l’infuso, conosciuto come Karkadè, è molto acido quindi favorirà le tonalità più calde, sebbene non abbia potere colorante come la polvere.
Ricca di composti bioattivi come i flavonoidi, carotenoidi e polifenoli, la polvere diventa un must have anche per la bellezza della pelle, combattendo un ampio spettro di segni del tempo, come rughe, colorito spento, fotoinvecchiamento e pigmentazione. Un’ottimo rimedio per idratare, illuminare il viso, tonificare il tessuto cutaneo ed astringere i pori, migliorando l’elasticità della pelle e la funzione della barriera lipidica.
Il suo potere antiossidante viene dato dalla presenza di acido ascorbico (noto anche come vitamina C) un elemento essenziale nella produzione del collagene. I tannini presenti in notevole quantità conferiscono un effetto anti-infiammatorio su pelle e cute irritata. Le mucillagini, essendo ricche di aminoacidi e polisaccaridi, svolgono la peculiare funzione di trattenere acqua per evitare la secchezza. Inoltre rendono l’Ibisco un’ottimo rimedio idratante, emolliente, adatto anche a combattere la forfora secca. Infine i fitosteroli possiedono una composizione tale da avere un elevato potere emolliente, proprietà largamente utilizzata in prodotti per la cura della pelle.